Battezzata Red Bird Reef, come il marchio dei treni di Manhattan, è popolata da numerosi pesci
DELAWARE (Usa) – I fondali marini, soprattutto vicino
alle coste, non sono quasi mai immuni dai rifiuti umani. Nel Delaware,
però, accade dal 2001 che nel mare si gettino scarti non per trascuratezza e alla chetichella ma volontariamente e secondo un piano
prestabilito. Non tutti i rifiuti, ma solo le carrozze della
metropolitana dismesse dal servizio. E con grande gioia dei pesci, che
popolano questi relitti industriali così come fanno lungo le coste di
altri parti del mondo con le vecchie navi inabissate. Sì, poiché pare
che la fauna marina apprezzi particolarmente i vagoni abbandonati e li
colonizzi in massa tanto che la discarica continua a essere alimentata
di rottami al fine di creare una stabile barriera corallina artificiale a
29 metri di profondità e a 16 miglia marine (30 km circa) dalla costa,
battezzata Red Bird Reef, come il marchio dei treni di Manhattan da cui
prende vita.
SOVRAFFOLLAMENTO SOTTOMARINO –
Quelle che una volta erano vetture in cui le persone si affollavano,
oggi sono teatro di una corsa fra pesci che gareggiano a chi arriva
prima per assicurarsi un posticino. Le platesse amano accumularsi tra i
vagoni, le cozze apprezzano il limo che si forma sui soffitti, le orate
litigano per avere accesso ai vagoni e le spugne marine crescono in ogni
dove, beatamente al riparo da correnti e altri pericoli. Il tratto di
fondale interessato da questo curioso fenomeno, come spiega al sito del
New York Times Jeff
Tinsman del Department of Natural Resources, si è vistosamente
ripopolato tanto che altri Paesi statunitensi pensano di ripetere
l'esperienza e competono per assicurarsi le metropolitane di New York,
che smista i rottami gratuitamente a differenza di altre città che
invece per disfarsi dei vecchi treni si fanno pagare.
SOVRAFFOLLAMENTO DI PESCATORI –
La concorrenza non c'è solo nella fornitura di vetture ma anche fra i
pescatori che – attratti da un'area marina che dal 1997 a oggi si è
trasformata da desertica a sovraffollata – sono passati dalle 300 alle
10 mila trappole. Ora lo Stato del Delaware è perfino preoccupato dalla
microcriminalità che appesta il luogo: non solo si verificano furti di
pesce ma perfino delle reti usate per catturarli. Tanto che le autorità
sono arrivate a chiedere alla marina federale di chiudere la zona ai
grandi commercianti ittici.
POLEMICHE – Gli organi statali e
federali per l'ambiente hanno già dato il benestare perché l'operazione
continui e anzi si estenda ai fondali di altri Stati. Le accuse degli
ambientalisti che ricordano la presenza di amianto nella colla usata per
costruire i vagoni metropolitani, sono respinte al mittente: l'amianto
non sarebbe un rischio né per la vita sottomarina né per gli esseri
umani in quanto non trasportato per via aerea.
Serena Patierno
09 aprile 2008
Da Corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento